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Agli Uffizi nuova vita per lo Stanzino delle Matematiche

today19/04/2025 - 09:04 4

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Data di pubblicazione: 19/04/2025 alle 09:04

(Adnkronos) – Riaperto e completamente restaurato agli Uffizi lo Stanzino delle Matematiche, raccolto ambiente collocato al fianco della Tribuna del Buontalenti e così chiamato per gli originali affreschi a tema scientifico che lo caratterizzano. Nella convinzione che sia necessario illustrare ai visitatori l'evoluzione del museo attraverso i secoli, lo Stanzino delle Matematiche è stato oggetto di un intervento di recupero del pavimento e delle pareti, di una operazione di manutenzione dei bronzetti alloggiati nelle nicchie e dotato di un nuovo sistema di illuminazione che pone in risalto la particolarità delle pitture murali a decorazione del soffitto.  Lo Stanzino, a conclusione del complesso restauro della Tribuna terminato nel 2012, era in pratica diventato uno degli affacci sulla tribuna stessa, alla quale si decise di interdire l'accesso per ragioni conservative. L'antica funzione di questo spazio è stata dunque sacrificata negli ultimi anni, nei quali è sostanzialmente stato una sorta di anticamera della Tribuna. Il restauro, durato circa due mesi e basato su saggi stratigrafici, ha restituito luminosità all'ambiente con una colorazione chiara ed evidenziato la profondità degli alloggiamenti dei bronzi. Eliminati i tendaggi e installati filtri alle finestre, ne è stato ripristinato il rapporto con la luce esterna; gli affreschi del soffitto, sono stati esaltati da una ulteriore illuminazione artificiale pensata ad hoc. L'operazione rientra nei propositi della direzione di 'ricomporre' tra loro le fasi di trasformazione di un museo dinastico sorprendente e ricchissimo in una pinacoteca moderna. "Da quando l'accesso all'interno della Tribuna venne precluso per ragioni conservative, per molti anni la sala è stata sostanzialmente relegata a svolgere la funzione di affaccio sulla Tribuna e il grande pubblico non ha più avuto modo di apprezzarne l'originalità e il pregio né di comprenderne l'importante ruolo all'interno dell'universo collezionistico mediceo – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde – Nel nuovo assetto, che peraltro ne esalta i tesori, lo Stanzino testimonia esemplarmente come dagli Uffizi sia cresciuto l'albero di tutti i musei europei e lo stretto legame fra questo spazio affrescato con gli strumenti delle scienze, il vicino Terrazzo delle Carte Geografiche e la Sala delle Carte Geografiche di Palazzo Vecchio. Nella sua trasformazione nel Settecento in spazio di esposizione di antichità esso testimonia anche il passaggio da modello cinque-seicentesco a caposaldo dell'antiquaria europea". Il Granduca Ferdinando I de' Medici (1549-1609) aveva fatto allestire in questo ambiente la collezione degli strumenti scientifici iniziata dal padre Cosimo I (1519-1574). Lo Stanzino delle Matematiche doveva ospitare apparecchiature 'tecnologiche', trattati su vari argomenti sempre oggi attinenti alle Scienze, carte geografiche, piante di città e modelli lignei di macchine da guerra e fortificazioni.  Il soffitto fu affrescato tra il 1599 e il 1600 da Giulio Parigi (1571-1635), con una decorazione a grottesche nella quale in numerose specchiature si riconoscono scene illustrative di celebri invenzioni antiche e moderne. Vi si celebrano Pitagora, Tolomeo, Euclide e soprattutto Archimede del quale in quegli anni arrivava a Firenze il codice in greco delle opere che si conserva nella Biblioteca Laurenziana). I Medici furono noti protettori delle scienze e di Galileo che dedicò il suo Sidereus Nuncius a Cosimo II dei Medici. Galileo fu celebrato come il novello Archimede anche negli affreschi del corridoio di Ponente in Galleria.  Collegata allo Stanzino delle Matematiche era la Terrazza delle Carte Geografiche, anch’essa oggetto di recente completo restauro, altra testimonianza dell’antica vocazione universalistica della Galleria. La saletta delle Matematiche ospita anche una singolare raccolta di statuaria antica e rinascimentale di piccole dimensioni sistemata in una serie di nicchie creata negli anni del radicale riordino della Tribuna, attuato fra il 1780 e il 1782 sotto la guida dell’abate Luigi Lanzi. Le opere più preziose, conservate fino a quel momento sulle mensole della Sala Ottagona (collocata alla fine del primo Corridoio al secondo piano della Galleria), furono infatti sistemate nello Stanzino fino a quando, nel corso dell’Ottocento, le nicchie furono chiuse. Ritrovate negli anni Sessanta del secolo scorso, furono 'ripopolate' solo in minima parte con le opere accolte un tempo in Tribuna. Trovarono, invece, sistemazione in questo luogo i preziosi bronzetti cinquecenteschi di Willem Tetrode, originariamente destinati ad ornare un maestoso medagliere donato a Cosimo primo dei Medici da Gianfrancesco Orsini nel 1562: nello Stanzino offrono un ricco repertorio delle più celebri sculture antiche note nella Roma del XVI secolo.  (di Paolo Martini) —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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