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Energia green, Meloni firma intesa con Albania ed Emirati

today16/01/2025 - 00:08 3

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Data di pubblicazione: 16/01/2025 alle 00:08

(Adnkronos) – Giorgia Meloni sigla una nuova intesa con Edi Rama, dopo il contestato protocollo sui migranti. Ma questa volta è l'energia 'green' il cuore dell'accordo, sottoscritto con l'Albania (e con gli Emirati Arabi) nella cornice del summit di Abu Dhabi. Arrivata nella capitale emiratina per partecipare al World Future Energy Summit, la presidente del Consiglio torna a porre l'accento sul Piano Mattei per l'Africa e a ribadire la rotta del suo governo in materia di politiche energetiche: "L'Italia – spiega Meloni davanti alla platea dell'Adnec Centre, il più grande polo espositivo del Medio Oriente – ha l'opportunità di diventare l'hub strategico per i flussi energetici tra Europa e Africa. Siamo una piattaforma naturale nel Mediterraneo, il che ci consente di agire come centro di approvvigionamento e distribuzione”.  La premier mette in guardia dai rischi di una decarbonizzazione inseguita "al prezzo della desertificazione economica" e definisce la fusione nucleare una risorsa in grado di "cambiare il corso della storia", producendo energia "sicura, pulita e illimitata". Per Meloni, "il futuro della transizione energetica e della digitalizzazione dipenderà dalla nostra capacità di trovare un equilibrio tra sostenibilità e innovazione". "Ora – sottolinea – abbiamo una scelta da fare: possiamo subire queste trasformazioni restando inerti, oppure possiamo interpretarle come opportunità. Credo che dovremmo scegliere la seconda strada e percorrerla con coraggio e visione, senza paura di osare", scandisce l'inquilina di Palazzo Chigi, che al termine del suo discorso viene accompagnata dal ministro dell'Industria Sultan Al Jaber in un tour dei padiglioni che costellano l'enorme struttura.  Ma il piatto forte della missione di Meloni negli Emirati (la terza dall’inizio del suo mandato) è il quadro di partenariato strategico chiuso con l’Albania di Edi Rama e con lo sceicco Mohamed bin Zayed, presidente emiratino. L'intesa ha come obiettivo la realizzazione di una nuova interconnessione energetica, volta a produrre energia verde in Albania e a esportarne una parte in Italia, grazie a un cavo sottomarino attraverso il Mar Adriatico. Un progetto "ambizioso" di cui la leader di Fdi si dice "orgogliosa", e che per il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (presente ad Abu Dhabi insieme al titolare dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e all'ad di Enel Flavio Cattaneo) "accresce ulteriormente il ruolo dell'Italia come hub energetico e delle rinnovabili nel Mediterraneo".  L'entità economica dell'accordo non è ancora definita, anche perché dipenderà dai futuri investimenti pubblici e privati nei singoli progetti. Ma Edi Rama parla di una cifra che va "verso il miliardo di euro" per un'infrastruttura che "sarà operativa in tre anni". Al termine del summit Meloni incontra lo sceicco bin Zayed in un bilaterale: sul tavolo, oltre agli investimenti nei settori innovativi, anche la questione Mediorientale e il conflitto tra Russia e Ucraina.  E’ il primo ministro di Tirana, però, a catalizzare l’attenzione della stampa italiana a margine del summit sull’energia. Interpellato dai giornalisti, Rama torna sui centri per i migranti in Albania oggetto di aspre polemiche in Italia. "Se funzioneranno? Credo di sì, vediamo", i centri "hanno già avuto un ruolo di deterrenza", osserva il premier albanese. E a Matteo Renzi, che chiede di utilizzare i centri migranti a Shengjin e Gjader per i detenuti albanesi, risponde sornione: "Lui è un grande motore di proposte…". Il tema dei costi legati alla costruzione dei centri non è secondario, viene fatto notare a Rama. "I conti li fate voi, per il vostro governo e il vostro Paese", taglia corto il primo ministro, che assicura di non farne una questione di convenienza: "Quando si tratta di fratellanza, alleanze e vicinanze come quella che abbiamo con l'Italia non deve sempre convenire. Sennò perché siamo amici, fratelli e alleati?".  Ma quando in una delle immense sale dell'Adnec fa il suo ingresso Giorgia Meloni, Rama dà vita a un piccolo show: prima si inginocchia davanti alla collega italiana – che si schermisce – poi le avvolge la testa con un foulard, regalo di compleanno, ieri ha compiuto 48 anni, realizzato da un imprenditore italiano diventato cittadino albanese. Un omaggio che fa il paio con il mazzo di fiori regalatole dal presidente kazako Jomart Tokayev. Nonostante l'ambientazione mediorientale, nessuna festa da ‘mille e una notte’ per la presidente del Consiglio, che sceglie di festeggiare il compleanno con un brindisi in hotel assieme ai collaboratori più stretti. (dall'inviato Antonio Atte) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Written by: News News

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