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Rudolf Buchbinder interpreta Beethoven

today01/04/2025 - 16:57 6

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Data di pubblicazione: 01/04/2025 alle 16:57

(Adnkronos) – Il leggendario pianista Rudolf Buchbinder, nella doppia veste di solista e direttore dell'Orchestra del Teatro La Fenice, tornerà protagonista nel prossimo nel prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2024-2025 in programma nella sala di Campo San Fantin a Venezia giovedì 3 aprile, alle ore 20.00, e sabato 5 aprile, sempre alle ore 20.00. Il maestro, considerato una vera leggenda del pianismo internazionale – oggi è membro onorario della Vienna Philharmonic Orchestra, della Gesellschaftder Musikfreunde in Wien, della Wiener Konzerthausgesellschaft, della Vienna Symphony Orchestra, dell’Israel Philharmonic Orchestra e primo solista con il Golden Badge of Honor dalla Staatskapelle Dresden –, è un punto di riferimento assoluto per l’interpretazione della musica pianistica di Beethoven, e a un anno dalla sua precedente apparizione veneziana proporrà l’esecuzione del Primo, del Secondo, e del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra, chiudendo il cerchio con i concerti del maestro di Bonn interpretati nella Stagione 2023-2024. In occasione della sua presenza a Venezia, Rudolf Buchbinder riceverà inoltre il prestigioso Premio Una vita nella musica 2025. La cerimonia di premiazione si svolgerà proprio sabato 5 aprile, alle ore 17.30, nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. Dopo Arthur Rubinstein, Mstislav Rostropovič, Claudio Abbado, Karl Böhm, Carlo Maria Giulini, Leonard Bernstein – solo per citare alcuni dei musicisti che hanno ricevuto questo riconoscimento, creato nel 1979 da Bruno Tosi per celebrare le personalità più illustri della scena musicale internazionale e giunto quest’anno alla trentasettesima edizione – il celebrato pianista e direttore ungherese naturalizzato britannico sarà premiato nel contesto di una cerimonia a ingresso libero.  Il comitato scientifico formato da Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Susanna Franchi e Francesca Valente, con Giorgio Pestelli presidente, assegnerà inoltre all’interprete Ettore Pagano, al compositore Lorenzo Troiani e al musicologo Daniele Palma il Premio Una vita nella musica Giovani, categoria speciale dedicata alle nuove generazioni della quale si celebra quest’anno l’undicesima edizione. Le motivazioni dell’assegnazione dei premi saranno rese note durante la cerimonia di premiazione. I concerti diretti da Rudolf Buchbinder al Teatro La Fenice si apriranno con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, composto da Ludwig van Beethoven (1770-1827) a partire dal 1794 e solo più tardi pubblicato con il numero d’opera 19. Fu quasi certamente eseguito dal compositore il 29 marzo 1795, al Burgtheater di Vienna, in un concerto diretto da Antonio Salieri. Questa pagina ‘classica’ del repertorio è considerata la composizione del musicista di Bonn per pianoforte e orchestra nella quale si percepisce con più chiarezza l’influenza mozartiana: la si sente nell’entrata del solista, con il pianoforte che non espone il primo tema, ma inizia quasi a fantasia; mozartiano è poi il rapporto tra il solista e l’orchestra, con il pianoforte integrato nella massa degli strumenti, dalla quale emerge spesso ma nella quale si inserisce anche come uno dei componenti dell’orchestra; infine di stampo mozartiano è anche l’organico dell’orchestra, che comprende solamente un flauto, due oboi, due fagotti, due corni e quintetto d’archi. Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore op. 58 di Beethoven reca la dedica all’arciduca Rodolfo d’Austria, il nobile melomane e al tempo stesso discreto musicista, che più di altri fu vicino al compositore con consigli, atteggiamenti di stima e sostegno economico. Composto tra il 1805 e la fine del 1806, il Concerto è pressoché coevo ai tre quartetti op. 59 detti Rasumovsky, alla Quarta Sinfonia e alla Sonata op. 57 Appassionata, oltre che alle prime due versioni dell’opera Leonora, e ne accoglie molte conquiste espressive, non ultimi gli afflati di sapore romantico che in questo periodo contraddistinguono la sua poetica musicale. Il programma si chiuderà con l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do maggiore op. 15, composto tra il 1795 e il 1798 e pubblicato, con alcune revisioni, nel marzo 1801 dall’editore viennese Mollo. Seppur non si tratti del primo effettivo lavoro per pianoforte e orchestra, è annoverabile tra le composizioni giovanili del maestro di Bonn, ma solo per questioni di ordine anagrafico: in realtà si tratta di un’opera per nulla ‘di maniera’, e che anzi riflette l’immagine di un musicista pieno di idee originali e di grande raffinatezza creativa. Rifacendosi alla grande tradizione, il brano rievoca suggestioni mozartiane, così come di Karl Philipp Emauel e Johann Christian Bach, ma presenta già anche alcuni chiari stilemi beethoveniani, evidenti nei passaggi cangianti e impetuosi, nei collegamenti modulanti colorati di armonie inattese, nelle combinazioni ritmiche di eclatante efficacia. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Written by: News News

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