Radio K55
Data di pubblicazione: 15/11/2024 alle 16:44
Segui i soldi e arriverai ….
Cari ascoltatori e lettori di tutte le galassie, dovete sapere che sulla Terra, in una regione montuosa dell’Italia del sud, la Calabria, un vecchio proverbio popolare suona così:
“Sordi fannu sordi, pirocchia fannu pirocchia”, ovvero “i soldi fanno altri soldi, i pidocchi fanno altripidocchi”.
Ora, che i soldi in certe condizioni possano avere la capacità di riprodursi da soli, tanto quanto sono prolifici i pidocchi, é idea ormai ampiamente collaudata. Ma dietro questa banalità sul piano delle leggi della materia, c’è qualcosa che può svelare ben altre complessità sul piano delle leggi della psiche. Proviamo a vedere se la nostra curiosità ci porta da qualche parte interessante.
Teoria e pratica: illuminismo e rivoluzione industriale
Negli articoli precedenti (Quanto regge ancora Atlante?), abbiamo più volte riflettuto sul fatto che la rivoluzione antropologica che ha investito le genti umane negli ultimi secoli, ha avuto, tra le sue tante conseguenze, anche la fine della universale credenza nel divino. Nei tempi antichi non c’erano alternative alle esperienze di culti religiosi o degli antenati. In tutte quelle moltitudini di narrazioni circa l’esperienza del divino gli uomini riuscivano a custodire il sentimento del sacro e del magico.
Dobbiamo considerare ora se questo sentimento nel 2024 è orpello inutile, oppure se in qualche modo corrisponde a un’esigenza precisa della psiche umana. In questo secondo caso, dovremo considerare quali altri forme ha preso il sentimento del sacro e del magico nella contemporaneità. In ultimo, arriveremo a farci qualche domanda sulle stranezze che sono venute a galla nelle elezioni per il 47esimo presidente degli Stati Uniti.
Circa il sacro
Secondo lo storico delle religioni Otto Rudolf, autore di un famoso libro nel 1917 intitolato “Il Sacro”, l’intima essenza di ogni religione consiste appunto nella categoria del sacro.
Otto definisce questa categoria fondamentale come razionalmente indeducibile, concettualmente inesplicabile. Otto usa il termine “numinoso” per indicare la qualità unica e misteriosa che caratterizza il sacro e lo presenta con queste parole:
“Esso trascende il razionale, e anzi si oppone a esso come ciò che è al di là di ogni comprensione concettuale.”
Una ventina di anno dopo, lo psicoanalista Carl Gustav Jung aggiunge alla descrizione del numinoso una importante qualità che influisce sul funzionamento psichico degli umani. Dal suo testo “Psicologia e religione” del 1938 leggiamo:
“L’uomo ‘ha bisogno’ dell’esperienza del numinoso. L’assenza di questa esperienza può impoverire la psiche e generare disagio, perché l’uomo moderno ha dimenticato il sentimento di reverenza che il contatto con il sacro risveglia in lui.”
Jung riteneva quindi che l’esperienza del numinoso fosse un bisogno intrinseco e irrinunciabile della psiche umana, fondamentale per il benessere psicologico e spirituale. L’essere umano che se ne priva totalmente si sente frammentato e privo di senso.
Circa il magico
Nell’età evolutiva degli esseri umani la comparsa del pensiero magico è un fenomeno del tutto naturale e anche necessario per compensare il cucciolo d’uomo dall’enorme e prolungata dipendenza verso il mondo adulto, tipica della sola specie umana. Ma è noto, che forme di pensiero onnipotenti, eredi del pensiero magico, sono diffuse anche nell’età adulta, soprattutto in certe condizioni e contesti.
L’antropologo Ernesto De Martino, addirittura, sosteneva che il pensiero magico fosse una modalità necessaria di reazione e adattamento che permette di superare le crisi esistenziali.
In tre famosi libri pubblicati tra il 1948 e il 1977, De Martino sviluppa una serie di argomentazioni basate sull’idea che il pensiero magico non è solo una forma di superstizione, ma una modalità per affrontare la realtà e per gestire le crisi esistenziali, specialmente in contesti in cui l’uomo si sente minacciato da forze troppo superiori alle proprie.
Da “La fine del mondo” leggiamo:
“In ogni crisi della presenza, l’uomo ha trovato nei riti magici un argine all’angoscia della perdita di senso, un baluardo contro l’insorgere del nulla. La magia è, in questo senso, un atto di ricostruzione della propria identità e della continuità del mondo.”
Circa l’irrazionale
Un altro storico delle religioni, Mircea Eliade, con il suo testo del 1957 “Il sacro e il profano” usa in aggiunta la parola “irrazionale”. Leggiamo :
“Il sacro non si lascia ridurre a categorie razionali, non si lascia spiegare o comprendere del tutto: è in se stesso qualcosa di irrazionale, un mysterium tremendum che affascina e al tempo stesso incute timore.”
Ma la parola irrazionale, qui citata senza giudizi di valore, per una certa linea di pensiero è andata assumendo un valore negativo nel corso degli ultimi due-tre secoli.
L’illuminismo sosteneva che il pensiero razionale potesse combattere l’ignoranza e la superstizione, viste come espressioni dell’irrazionale.
Per il positivismo, solo la scienza e la logica possono spiegare il mondo e quindi venivano respinte tutte le spiegazioni religiose, mistiche o magiche.
Per il razionalismo scientifico, la ragione e il metodo scientifico sono visti come i principali criteri per la conoscenza e l’irrazionale viene visto come una deviazione da correggere o, in casi estremi, da “curare”, la follia per l’appunto.
Una parolaccia insomma. Dove c’è irrazionale c’è cultura degradata, infantilismo, follia, e chi più ne ha più ne metta.
Da un estremo all’altro
Dunque, dai tempi in cui l’irrazionale, nel suo abito sacro o magico, era una parte importante se non principale delle attività individuali e collettive umane, si è rimbalzati nel giro di poco a farne una parolaccia. Che però diviene tale solo nel momento in cui si pretende di considerare l’irrazionale dal punto di vista delle spiegazioni del mondo e metterlo al confronto con la scienza.
Dimenticando così che le manifestazioni dell’irrazionale non vanno prese come spiegazioni anche quando vengono usate impropriamente come tali per motivi e interessi diversi. Facendo i confronti in questo modo però, quella parte della psiche umana che può funzionare solo al di fuori del logico e del razionale, viene coperta di ridicolo e costringe gli uomini a nasconderne la presenza per non intaccare il loro prestigio. Così, molti pensieri che si formano nella mente degli umani quotidianamente e che non sono né logici né razionali, vengono accuratamente nascosti o camuffati. Accade poi, che nella stanza dello psicoterapeuta si trattano questi pensieri e il modo sovrabbondante in cui popolano le giornate dei terrestri. Fuori da questa stanza, rimangono nella privacy della persona, o vengono razionalizzati a posteriori in modo artificioso, per poter esprimere almeno in parte quello che gli umani hanno bisogno di esprimere.
La metafora dell’Iceberg
L’irrazionale accompagnato alla porta dagli sviluppi del pensiero umano negli ultimi secoli è quindi rientrato dalla finestra grazie alla psicoanalisi. La quale ha usato la metafora dell’iceberg per indicare nella parte emersa il luogo dove il pensiero può svolgersi nel rispetto delle regole della logica e della razionalità. Una parte ben limitata dell’Iceberg e quindi del funzionamento psichico. E tutto il resto, se ce lo dimentichiamo, che fine fa ?
Secondo Jung, una personalità unilateralmente razionale, cioè eccessivamente focalizzata sulla razionalità a scapito delle emozioni e dell’inconscio, può portare a un contraccolpo irrazionale. Quando un individuo reprime troppo i propri lati emozionali o creativi, questi possono sfuggire al controllo cosciente e manifestarsi in atti incongrui rispetto alla situazione, ovvero disarmonici.
Ma anche solo osservando quello che succede ogni notte nella mente umana possiamo avere percezione della parte immersa dell’iceberg e delle sue funzioni. Gli esperimenti che sono stati fatti sulla privazione forzata e prolungata delle fasi di sonno rem, quello che produce i sogni e che non a caso si chiama sonno paradosso, hanno dimostrato che l’organismo si ammala, sviluppando squilibri mentali anche molto gravi. Gli umani non possono essere privati della possibilità di delirare, come abitualmente accade ogni notte grazie all’attività onirica.
Il fatto poi che questi deliri, così intensamente partecipati, vengano totalmente dimenticati al risveglio è un modo di proteggere la mente razionale, l’iceberg emerso, da tutto ciò che riposa silenzioso, ma non inerte, nella parte sommersa.
Cosa ha preso il posto del magico e del sacro nel 2024 ?
Una serie di intellettuali del ‘900 hanno sostenuto che il culto del divino è stato sostituito dal culto del denaro. Ecco chi:
Come si manifesta l’irrazionale nel 2024 ?
Se ciò che è razionalmente indeducibile, o concettualmente inesplicabile, viene scartato come una scoria della mente, in quale recesso del mondo interiore si deposita ? E in quali luoghi può riemergere nel mondo esterno senza disturbare troppo le coscienze razionalistiche degli umani ?
Abbiamo citato la stanza da letto per i sogni e quella dello psicoterapeuta, ma vanno bene anche gli stadi sportivi che racchiudono quel fenomeno stranissimo che i terrestri chiamano Tifo e che tante analogie ha con il culto del sacro e del magico. Ne abbiamo già parlato nell’articolo “Quel naso triste da italiano allegro”. I luoghi però che oggi funzionano meglio sono virtuali, come i social. L’irrazionale si trova molto a suo agio su una tastiera di un telefonino o di un computer, dai quali si propaga che è una bellezza. Prendiamo un esempio a caso: la campagna elettorale per l’elezione di un presidente americano. Vediamo cosa scrive al proposito il giornalista e blogger Leonardo Bianchi nella sua Newsletter intitolata “Complotti”, l’8 di novembre:
L’ultima campagna elettorale è stata completamente dominata dalle teorie del complotto, persino più del 2016 e del 2020. La fantasia razzista dei migranti haitiani che mangiano gli animali domestici è stata soltanto l’inizio. L’ecosistema mediatico conservatore – che ormai è più grande e rilevante degli odiati media tradizionali – ha raccontato un paese allo stremo, economicamente allo sbando, invaso da orde di criminali, terroristi e pazienti scappati dai manicomi di mezzo mondo, dove i bambini vengono rapiti in aula e tornano a casa con un altro sesso. Post dopo post, video dopo video e comizio dopo comizio, la destra trumpiana ha convinto milioni di persone che gli Stati Uniti sarebbero inevitabilmente diventati una dittatura comunista guidata da un uomo libico di nome Kamal Aroush, che tuttavia si spacciava per una donna chiamata “Kamala Harris”….
Le narrazioni complottiste e le fake-news di questo tipo possono attecchire in così larga misura perché trovano una popolazione che è facilmente catturabile da rappresentazioni persecutorie. Il motivo è complesso e andrà riflettuto in altre occasioni, ma non accade solo in America. Ecco dove finisce il magico sparito alla vista. Ecco come, additando il demoniaco, si riesuma il sacro dalla tomba in cui era stato tumulato. Apoteosi dell’irrazionale, come parolaccia vera stavolta.
Segui i soldi e arriverai ….al 47esimo presidente americano
Il magistrato Giovanni Falcone applicò e rese famoso un concetto ripreso da Gaetano Costa, Procuratore della Repubblica di Palermo: i soldi esprimono una intelligenza nel loro spostarsi o perlomeno una certa razionalità. Seguendo i loro percorsi si arriva sempre a quei sistemi umani che hanno influenza sui luoghi in cui i soldi sono destinati a fermarsi. Nel suo ambito, erano componenti di organizzazione mafiose, ma vale anche per tanti altri ambiti.
Per capire come ha fatto Donald Trump a vincere tutto, ovvero
il collegio elettorale, il voto popolare, tutti gli stati in bilico e il senato, proviamo a seguire i soldi.
Nell’arguto articolo di Doppiozero dal titolo “Trump: il risultato della biopsia”, dell’8 novembre scorso, si nota quanto segue:
la maggior parte dei plurimiliardari di Silicon Valley sono partiti come piccole o piccolissime imprese, all’inizio molto “democratiche”. Non appena hanno visto le loro quotazioni in borsa salire alle stelle hanno subito abbracciato il libertarismo e l’antistatalismo più estremi.
Antistatalismo significa meno tasse e meno regole, ovvero più libertà per le imprese di espandere il giro di affari.
Secondo un’analisi del Bloomberg Billionaires Index, in un solo giorno, nelle 24 ore dopo la scelta di Donald Trump a prossimo presidente U.S.A, 10 tra gli uomini statunitensi più ricchi del mondo hanno guadagnato complessivamente 64 miliardi di dollari.
Di fianco uno specchietto pubblicato da Bloomberg che riassume l’incremento percentuale dei già cospicui patrimoni di questi Tycoons nell’arco di una sola giornata terrestre. Come si vede non manca nessuno. Da Elon Musk a Jeff Bezos, da Bill Gates a Larry Ellison.
Elon Musk, che aveva donato quasi 300 milioni a favore del partito Repubblicano e ben 75 milioni di dollari direttamente al Comitato di Azione Politica di Trump, ha ricavato in un giorno 26 MILIARDI di dollari. Voi avreste dubbi a chi dare il vostro “endorsement” a fronte di guadagni di queste proporzioni ?
Il Trump Rally
Nell’elezione del 2016 già vinte da Trump c’era stato un importante rialzo degli indici di Borsa dovuto alla fiducia che le politiche fiscali e di deregolamentazione avrebbero favorito le aziende e stimolato l’economia. Per questo fenomeno era stato coniata l’espressione “Trump Rally”. Dopo la rielezione di Donald Trump nel novembre 2024, i mercati finanziari hanno reagito ancora con un significativo rialzo. Il Dow Jones Industrial Average è aumentato di oltre 1.500 punti, pari al 3,6%, segnando il maggiore incremento post-elettorale dal 1896. Anche l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno registrato guadagni notevoli, chiudendo entrambi a livelli record.
Lo stesso per Bitcoin. Il prezzo della criptovaluta ha raggiunto un nuovo massimo storico, avvicinandosi ai 90.000 dollari. Questo incremento è stato attribuito all’ottimismo degli investitori riguardo a una possibile regolamentazione più favorevole per le criptovalute sotto l’amministrazione Trump
Di tutto ciò l’uomo della strada poteva essere inconsapevole prima del 5 Novembre. Ma non così per chi è alla guida delle maggiori imprese del paese. Di coloro che sanno riconoscere dove i soldi preferiscono andare. C’era chi sapeva già che Trump avrebbe stravinto. Gli stessi, non facevano caso ai sondaggi che davano responsi in equilibrio tra i contendenti. Perché sapevano che, soprattutto gli elettori repubblicani, amano dichiarare il falso rispetto alle loro intenzioni di voto.
Condizioni d’uso della democrazia e manutenzione
Ma oltre a seguire il razionale dei soldi, occorre valutare anche altre prospettive. Sentiamo il parere dello scrittore americano Percival Everett del 3 Novembre, un altro che aveva intuito la vittoria di Trump, sulle vicissitudini della cultura americana:
“L’aspetto più spaventoso della democrazia – e se viviamo davvero in una democrazia è opinabile – è l’essenza stessa di ciò che la rende così fondamentale: è il fatto che il voto delle persone che hanno perso ogni senso della propria moralità, conta esattamente quanto quello di tutti gli altri, che si battono anche per il loro benessere. Siamo una cultura in piena involuzione. La nostra guerra culturale è quella che dovremmo combattere contro i terroristi che abbiamo in casa.”
Ma d’altronde, se accade che valori, aspirazioni, tradizioni, ideali, progetti di una comunità si frammentano in mille possibili varianti, in conseguenza di un’accelerazione del progresso tecnologico e dei costumi, le culture umane diventano troppo diversificate e le loro convivenze divengono ingestibili. Basti pensare al conflitto tra culture woke e contro-woke (di cui Musk è un difensore strenuo), ne abbiamo parlato nell’articolo “Includo o escludo”. Oppure, tra cancel culture e cancel-cancel culture di cui abbiamo parlato nell’articolo “Te piace’o presepio”. Oppure ancora, tra catastrofismo e negazionismo di cui abbiamo parlato nell’articolo “Save our planet”. Tra ambientalismo e contro-ambientalismo di cui abbiamo parlato in “Sapete cos’è lo Scopex?”.
In conseguenza di tutto questo agitarsi dei riferimenti culturali umani, si diffonde un sentimento di ansia collettiva che tende a cercare rassicurazioni in tipologie di leader dirigisti. Leader che semplificano il mondo e che però vedono i princìpi democratici come un inutile orpello, esattamente come il razionalismo moderno percepisce il sacro.
Le leggi democratiche non funzionano da sole. Devono appoggiarsi su un sentimento condiviso dei valori pubblici per i quali valga la pena lottare. Così, come il senso del divino deve appoggiarsi su un valore vissuto che permetta di distinguere il bene dal male, il sacro dal profano.
Ma come gli uomini non possono fare a meno totalmente del sentimento del sacro, neppure possono più fare a meno di tendere verso un modello di società che si fondi su equità, giustizia e solidarietà. Tendere però non coincide con averla realizzata.
Ma se sono stati capaci di immaginarla, ormai la portano dentro. E dalla freccia della Storia non si torna indietro.
Buon Universo a Tutti !
Written by: mind_master
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